Locarno, 26 maggio 2014

Si salpa per Venezia passando da Milano
Per il settimo anno il trekking in barca segue la via dei Navigli

Dal 2009 il trekking “Ascona-Venezia in barca” a bordo dei suoi gommoni arancioni ha accompagnato oltre centro entusiasti turisti fluviali. Si tratta di un progetto ideato da Claudio Rossetti e nato in collaborazione con il Forum Lago Maggiore che vuole valorizzare e aprire nuovi orizzonti sul turismo culturale legato alle vie d’acqua.  Per il suo settimo anniversario nel 2015 arricchirà il suo programma prendendo il percorso per Milano sui Navigli. Per l’occasione è stato presentato a Locarno il nuovo gommone battezzato “Milano”.

«Il viaggio in barca da Ascona a Venezia rappresenta un importante esempio di turismo lento ed innovativo» spiega Claudio Rossetti, promotore del progetto. “Fino ad oggi sono già oltre 100 le personei che hanno raggiunto Venezia in barca. Dopo la prima del 2009 e le sei discese organizzate nei passati cinque  anni, l’originale proposta turistica, che gode della collaborazione della Serenissima, viene riproposta di anno in anno”.Quello che un tempo era una via d’acqua importante per il trasporto delle merci e delle persone, oggi sembra più una riserva sconosciuta. «Anziché fiumi d’inchiostro destinati agli archivi storici o pubblicazioni da presentare a convegni internazionali, dal 2009 proponiamo quest’avventura turistico-culturale lunga oltre seicento chilometri. Un viaggio per tutti i sensi e persino per la mente: le utopie e le visioni, nel piccolo e nel globale, fanno progredire l’umanità» conclude capitan Rossetti. Ora, per il settimo compleanno nel 2015, il gruppo promotore si è fatto un regalo: per l’expo di Milano, il cui concetto è orientato specificatamente sulle vie d’acqua, il viaggio per raggiungere il mare prenderà l’idrovia Locarno-Milano-Venezia. «Nel 2010 avevamo fatto la prima discesa di prova sul Naviglio Grande»spiegano i promotori «Da allora abbiamo lavorato intensamente a questo progetto. Le difficoltà logistiche sono in effetti importanti: l’idrovia non è (ancora) navigabile ininterrottamente dal Lago Maggiore a Milano. Delle chiuse sono in fase di realizzazione, altri passaggi resteranno anche in futuro difficoltosi. L’esperienza di entrare a Milano sulla propria imbarcazione appaga comunque ogni fatica». 

 

L’accesso della Svizzera al mare

L’idrovia di Milano che unisce tra loro laghi, fiumi e canali, alimentata prevalentemente dai ghiacciai delle Alpi e in particolare e dal fiume Ticino, la sorgente cui sorgente si trova sul Gottardo. Il Ticino versa le sue acque nel lago Maggiore, bacino che rappresenta pure la via d’acqua che collega la Svizzera al mare. Furono i Visconti i precursori dell’idrovia Locarno–Milano-Venezia. Soprattutto Filippo, duca di Milano dal 1412 al 1447, che ai castelli viscontei di Locarno, Abbiategrasso, Milano e Pavia si recava con le sue navi percorrendo il Naviglio detto Ticinello o Naviglio Maggiore, aperto da qualche decennio alla navigazione per volontà di Gian Galeazzo e per merito della Fabbrica del Duomo di Milano. Oltre al marmo di Candoglia per la costruzione del Duomo, dal Lago Maggiore scendevano lungo il Ticino e il Naviglio altri tipi di pietra e ghiaia: occorre riconoscere che Milano, in grande misura, è stata costruita grazie ai Navigli, scavati in origine per la difesa e l’irrigazione delle campagne, e utilizzati subito dopo per la navigazione non solo commerciale.
Tra il Cinquecento e l’Ottocento le famiglie aristocratiche e i mercanti milanesi con i loro ospiti, la servitù e le mercanzie si trasferivano in primavera nelle ville-aziende, con le imbarcazioni equipaggiate per il viaggio via acqua. All’inizio dell’Ottocento, dopo la realizzazione del Naviglio di Pavia, alle merci si aggiungeva il trasporto delle persone e, prima dell’avvento della ferrovia, comincia l’epoca della navigazione turistica. Per capire l’importanza dello scalo Milanese, è sufficiente ricordare che fino al 1953 la Darsena di Porta Ticinese è al tredicesimo posto, come quantitativi di merce in transito, nella classifica dei Porti Nazionali! Le merci trasportate sui barconi, agli albori trainati da cavalli, in seguito sostituiti da trattori o autocarri scampati al secondo conflitto mondiale, viaggiarono sulla via d’acqua fino al 30 marzo 1979, quando l’ultimo barcone ormeggiò alla Darsena, scaricando l’ultimo carico di sabbia. Le autostrade avevano sconfitto le vie d’acqua!

Un’avventura lunga quasi 700 chilometri

L’avventura a bordo dei gommoni arancioni, lungo gli oltre seicento chilometri che separano il Ticino dal Canal Grande, è davvero carica di storia, cultura e natura: dal Lago Maggiore, al Ticino, ai Navigli e al Po, il gruppo raggiunge il mare con fermate nei parchi naturalistici, visita delle città di Pavia, Cremona, Ferrara, Chioggia e Venezia. Un’occasione unica per ripercorrere un tragitto particolare dal punto di vista paesaggistico, storico e gastronomico. Dopo aver lasciato il lungolago di Ascona, gli equipaggi affrontano per 80 chilometri il Lago Maggiore, passando da Cannobio, Cannero e Intra. Dopo una prima sosta alle Isole Borromee, il gruppo, superata la chiusa della Miorina, si ferma per la prima notte nel Parco del Ticino. Questo parco, inserito nel 2002 nelle riserve della Biosfera dell’UNESCO, è uno dei principali spazi botanici e naturalistici d’Europa e sicuramente d’Italia.  Il giorno seguente, e questa sarà la novità, i gommoni proseguiranno sul canale del Naviglio Grande lungo quasi 50 chilometri. Un percorso storico inserito in un contesto naturale e architettonico particolare: ville, parchi, ponti, fabbriche abbandonate… fino a raggiungere il ‘viale’ che porta alla Darsena, porto di Milano, conosciuta anche per la movida…

 

Non solo navigazione

Il viaggio prosegue in seguito in bicicletta lungo il Naviglio Pavese fino a Pavia con fermata alla famosa Certosa. Il trekking, che complessivamente dura 9 giorni, farà pure tappa nelle principali città lungo il fiume Ticino e Po. La prima è la bellissima città universitaria di Pavia con il suo Ponte copertol, la seconda Cremona, città del dolce torrone, del violino e di Tognazzi, la terza è Ferrara, prima dimora della dinastia degli Este. Superate le ultime conche, entrati nella laguna, non resta che lasciare alle spalle la città di Chioggia con il suo grande porto, i suoi cantieri navali e le case a palafitta dei pescatori. Dopo aver affrontato l’ultimo tratto della laguna, la flotta fa la sua entrata trionfale in Canal Grande. Un momento indescrivibile ed emozionante che farà dimenticare tutte le difficoltà incontrate durante il viaggio.

 

Informazioni: mostra nautica e conferenza a Tenero

Il trekking nel 2015 (2014 già completo da tempo) avrà luogo dal 15 al 23 agosto. Per avere il programma di dettaglio oppure iscriversi si consiglia di consultare il sito www.asconavenezia .org oppure di inviare la propria iscrizione all’indirizzo info@asconavenezia.org. Il gruppo promotore sarà presente alla grande mostra nautica di Ascona (29.05.-1.06.2014) presso lo stand della Kohler Nautec (partner del progetto e fornitore del gommone usato durante il trekking). Sarà pure organizzata una conferenza pubblica e gratuita domenica, 1 giugno 2014, alle ore 16.30 presso il Centro sportivo di Tenero (aula Contra). Si tratta di un’occasione per incontrare le guide, scoprire il programma, ottenere una panoramica del luoghi toccati dal viaggio e salire a bordo del gommone.

Foto (di Massimo Pedrazzini)
Alcune impressioni raccolte durante l’ultimo viaggio-prova sui Navigli che si è svolto a metà maggio 2014.

Contatto

Claudio Rossetti
Tel. +41 (79) 444 27 55